REALITY TRANSURFING

                                                         



Il Transurfing è un fenomeno culturale iniziato in Russia da Vadim Zeland che rinnova completamente il modo di interpretare la realtà e “governare” il proprio destino.
Utilizzando la tecnica del surf, il Transurfing insegna a affrontare senza fatica le onde della realtà quotidiana e a cavalcare con semplicità e leggerezza la propria vita, senza cadere!
Il messaggio di base del Transurfing è: cessando la battaglia, acquistiamo la libertà.

Il Transurfing non è una tecnica di auto-miglioramento, ma un modo di pensare e di agire per ottenere quello che vuoi. Non lottare per ottenerlo, ma semplicemente ottenerlo. E non si tratta di cambiare se stessi, si tratta di tornare al proprio vero sé. E ‘molto semplice.”


Vadim Zeland. Esperto di fisica quantistica, ha dedicato parte della sua vita alla tecnologia informatica, fino a quando non ha creato/canalizzato il Transurfing.
Zeland dice di essere una persona fortunata che ha reso disponibile a tutti una nuova ed ulteriore visione della Realtà vissuta personalmente.
“Ricevo molte testimonianze di lettori che affermano l’importanza del Transurfing e l’aiuto concreto che questa tecnica offre nel migliorare la qualità del quotidiano. Ognuno ottiene risultati diversi, e riceve quello che ha ordinato: un lavoro, uno stipendio più alto, un’automobile, un appartamento; c’è chi trova la propria metà, chi si libera da complessi e fastidi… Peccato che molti non sospettino neppure quanto i loro desideri possano essere semplici da realizzare; peccato che non sappiano quanti percorsi efficaci e praticabili per raggiungere i propri fini esistano.
Zeland continua a rimanere nell’ombra e a comunicare con i propri lettori solamente tramite il web.

Dizionario del Transurfing

Corrente delle varianti
Le informazioni si trovano nello spazio delle varianti in modo stazionario, in for­ma di matrice. La struttura delle informa­zioni è organizzata in catene, legate le une con le altre. I rapporti di causa-effet­to generano la corrente delle varianti.
Freiling
Il Freiling è una tecnica efficace di gestione delle relazioni interpersonali, ed è una parte integrante del Transurfing. Il principio fondamentale del Freiling si può formulare nel modo seguente: Rinunciate all’intenzione di ottenere, sostituitela con l’intenzione di dare e otterrete ciò a cui avete rinunciato.
Linea della vita
La vita dell’uomo, come un qualsiasi altro movimento di materia, appare come una catena di cause ed effetti. L’effetto, nello spazio delle varianti, è sempre collocato vicino alla sua causa. Come uno scaturisce dall’altro, così i settori vicini dello spazio si dispongo­no in linee della vita. Gli scenari e le decorazioni dei settori che si trovano su una stessa linea della vita sono più o meno omogenei per qualità. La vita dell’uomo scorre ritmicamente lungo una linea fino a che non compare un evento che cambia significativamente lo scenario e le decorazioni. Allora il destino fa una svolta e passa su un’al­tra linea.
Pendolo
Quando dei gruppi di persone cominciano a pensare in una stessa direzione, le loro “onde mentali” si sovrappongono e nell’oceano di energia si creano delle strutture energetiche d’informazione invisibili ma reali: i pendoli. Queste strutture cominciano a svilupparsi in modo autonomo e a sottomettere le persone alle loro leggi. Una persona, capitata sotto l’influenza di un pendolo distruttivo, perde la libertà ed è costretta a diventare un ingranaggio di un grande meccanismo.
Potenziale Superfluo
Il potenziale superfluo è una tensio­ne, una perturbazione locale in un campo energetico omogeneo. Un ta­le tipo di disomogeneità viene creato dall’energia mentale quando a un de­terminato oggetto viene attribuito un significato eccessivo. Il desiderio, per esempio, è un potenziale superfluo, poiché aspira ad attirare l’oggetto bra­mato lì dove esso è assente. Il deside­rio ansioso di avere quello che non si ha crea uno “sbalzo di pressione” che genera il vento delle forze equi­libratrici. Altri esempi di potenziali supeflui: insoddisfazione, condanna, entusiasmo, venerazione, idealizza­zione, sopravvalutazione, disprezzo, vanagloria, il senso di superiorità, il senso di colpa e di inferiorità.
Segni
I segni conduttori sono quelli che indi­cano una svolta imminente della cor­rente delle varianti. Se incombe qualcosa in grado di esercitare un’influenza sostanziale sul corso degli eventi, com­pare un segno che lo indica. Quando la corrente delle varianti fa una svolta, passate su un’altra linea della vita.
Spazio delle varianti
Lo spazio delle varianti è una struttura d’informazione. Si tratta di un campo d’informazioni infinito, contenente tut­te le varianti di tutti i possibili eventi. Si può dire che nello spazio delle varianti c’è tutto quello che è stato, c’è e ci sa­rà. Lo spazio delle varianti serve da cli­ché, da piano cartesiano del moto del­la materia nello spazio e nel tempo. Sia il passato che il futuro sono conservati in questo campo in modo stazionario, come se si trattasse di una pellicola ci­nematografica, e l’effetto del tempo si coglie solo in seguito allo spostamento di un singolo fotogramma, in cui si ma­nifesta il presente.
Transurfer
Libero da legami di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il Transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo perdono la loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire sulla sua esistenza. Attento a non disperdere la propria energia lottando inutilmente contro i pendoli – strutture mentali vincolanti che si rafforzano quanto più le persone danno loro risonanza – egli preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una prospettiva più distante, rilassata e obiettiva.
Transurfing
E’ un nuovo fenomeno culturale che rinnova completamente il modo di interpretare la realtà e “governare” il proprio destino. Applicando i principi del surf, il Transurfing insegna a scivolare  senza sforzo tra le onde del quotidiano e a cavalcare la vita con leggerezza,  senza affondare mai.

Vadim Zeland e il Transurfing su Rolling Stone


Il 3 novembre 2010 è stata pubblicata, sul sito della famosissima rivista musicale Rolling Stone, un’intervista di Luana Salvatore all’autore Vadim Zeland.
Di seguito uno stralcio dell’intervista:
Vadim Zeland, fisico quantistico e autore dei libri dedicati al Transurfing, vive in Russia, concede raramente interviste e si conosce ben poco di lui, ma il fenomeno culturale che ha creato non sembra avere precedenti nella storia. I suoi lettori e fans lo rincorrono nella rete, sperando di poterlo incontrare, eppure lui cela sempre un velo di mistero intorno a se.
L’ho raggiunto via web in Russia, attraverso il prezioso contributo della traduttrice italiana Vera Bani, in una intervista esclusiva per RS. Quanto leggerete potrà sembrarvi alquanto bizzarro, ma sperimentando voi stessi i suggerimenti dell’autore, riuscirete a scoprire di persona quale mondo alternativo ed entusiasmante si nasconde dietro la realtà di tutti i giorni.
Dr. Zeland, La Stampa scrive che il suo libro, Lo spazio delle Varianti è uno dei 20 libri di genere vario più venduto in Italia. A cosa si deve il segreto di questo successo, al Transurfing?
“Il Transurfing è un sapere molto antico. E noi uomini siamo anime molto antiche. Sappiamo tutto di tutto. Ma queste conoscenze si fanno varco a fatica attraverso il potente filtro dei canali mentali e dei falsi stereotipi imposti dalla società. Coloro che si affidano più alla voce del cuore che a quella della ragione raggiungono risultati sorprendenti. Per molto tempo non riuscivo a capire quale fosse il segreto del successo di questo libro, ma alla fine ci sono arrivato. Il fatto è che ricevo centinaia di lettere accomunate da uno stesso pensiero. Le persone scrivono che il Transurfing è un qualcosa che esse stesse intuiscono confusamente ma che non riescono a esprimere in forma chiara. Con il mio lavoro non ho fatto che illustrare precisamente quei presentimenti inconsci, quelle vaghe intuizioni che molti già coglievano. A queste vaghe percezioni è stato dato un ordine. Proprio questo piace alla gente. Le persone percepiscono questo sapere come un loro sapere”.


Ma cos’è questo Transurfing in due parole?
“Il Transurfing è un modo di formare la realtà individuale secondo il proprio desiderio e il proprio gusto. La realtà circostante è in sostanza un riflesso speculare ( se non proprio puramente speculare comunque molto vicino ad esso ) di una determinata immagine che avete nei pensieri. E’ tutto molto semplice: il vostro compito consiste semplicemente nel formare quell’immagine che voi volete vedere nello specchio. Se volete vedere un viso allegro, sorridete; se volete che il vostro riflesso vi venga incontro, fate un passo avanti. Tuttavia la difficoltà sta nel fatto che gli uomini spesso cadono prigionieri dell’illusione speculare. Guardano come incantati lo specchio, cioè la realtà circostante, senza riuscire a staccarsene. E, cosi come succede in sogno, si dimenticano di se stessi e dell’immagine che volevano formare. Si scordano completamente del fatto che occorre coltivare l’immagine e mantenerla consapevolmente nella forma desiderata. A prima vista sembrerebbe che non ci sia niente di complesso. Basta distogliere l’attenzione dallo specchio, indirizzarla verso l’immagine, formare l’immagine cosi come la si vuole vedere e poi osservare cosa succede nel riflesso. Tuttavia le cose non vanno proprio cosi, anzi, l’uomo fa tutto al contrario: si scontra con una “dura realtà”, si spaventa, crede che sia veramente cosi e che cosi sarà’ sempre, accetta questo fatto, se lo fissa nel suo canale mentale e vive poi in questa squallida realtà’ senza aver la forza di distogliere lo sguardo dallo specchio, rivolgerlo verso se stesso e i suoi pensieri e almeno provare a premere un qualche altro interruttore.
Domanda classica: cosa fare? La prima cosa da fare è mantenere alta la consapevolezza per evitare di farsi incantare, come succede nei sogni. In secondo luogo occorre guardare in direzione di se stessi e non verso lo specchio. Solo a queste due condizioni la realtà circostante, cioè a dire lo strato del vostro mondo, comincerà pian piano a cedere, non subito ma gradualmente. L’importante e’ coltivare costantemente nei propri pensieri l’immagine prescelta, indipendentemente da quello che succede nella realtà. Prima o poi, comunque sia, il riflesso finirà per coincidere con l’immagine prescelta. Da lì non si scappa, non c’è altra via d’uscita.
In realtà ognuno è in grado di creare per se stesso un qualsivoglia tipo di mondo. Quando la vostra attenzione, o consapevolmente e caparbiamente, o involontariamente, si fissa su una qualche immagine mentale, la realtà che vi circonda comincia a trasformarsi. Avvengono cose strane: l’oggetto della vostra attenzione comincia letteralmente a invadere il vostro mondo, vi capita continuamente sotto gli occhi, mentre per contro le cose che hanno smesso di occupare i vostri pensieri spariscono pian piano senza lasciar traccia. Come può succedere una cosa del genere, se la realtà e una per tutti?
Ebbene, non e’ proprio cosi. Si, la realtà è una ma ognuno di noi ha il suo proprio singolo strato di realtà. A cambiare non è la realtà generale, comune. E’ lo strato del vostro mondo che cambia la sua configurazione. Vicino a voi un’altra persona può esistere in una realtà completamente diversa. Può sembrare inverosimile ma è veramente cosi. Semplicemente tutto il mondo è molto eterogeneo. Questa eterogeneità basta per una moltitudine di configurazioni possibili per uno stesso singolo strato. Con i vostri pensieri costruite una versione unica e individuale del vostro mondo. E li capita ciò che e’ presente o non capita ciò che è assente nei vostri pensieri”.

Transurfing: il terzo volume


TRANSURFING: IL TERZO VOLUME

Esce in Italia il terzo libro della triologia sul Transurfing di Vadim Zeland, ‘Avanti nel Passato’

Articolo ed intervista di Luana Salvatore
Traduzioni dal Russo di Vera Bani

Finalmente in Italia il terzo libro della triologia sul Transurfing di Vadim Zeland, ‘Avanti nel Passato’ (MACRO Edizioni). Un movimento che ha al seguito una folta schiera di sostenitori e appassionati della materia. Al momento sono stati pubblicati tre volumi, il primo ‘Lo Spazio delle Varianti’, seguito da ‘Il Fruscio delle Stelle del Mattino’ hanno già conquistato il pubblico italiano, che si ostina ad inseguire freneticamente l’autore nel web, in cerca di altre risposte. Vadim Zeland non concede molte interviste, ma ho avuto il piacere di intervistarlo per Rolling Stone Italia, e visto il successo di questo suo ultimo volume, già richiestissimo in internet e nelle librerie, ho contattato nuovamente l’autore per un ulteriore approfondimento sul Transurfing. In questa intervista, realizzata con l’insostituibile aiuto della traduttrice italiana Vera Bani, sua collaboratrice ed interprete, Zeland spiega cosa si cela dietro la nostra realtà visibile.

“Il Transurfing si basa sulla presupposizione che esista ‘uno spa­zio delle varianti’ in cui sono custoditi gli scenari di tutti i possi­bili eventi. Il numero di varianti è infinito, come infinito è l’in­sieme delle possibili posizioni di un punto sul piano cartesiano. In questo spazio è scritto tutto quello che è stato, è e sarà. L’ener­gia dei pensieri dell’uomo, a determinate condizioni, è in grado di materializzare un settore o l’altro dello spazio delle varianti. La possibilità potenziale s’incarna nella realtà, al pari di un’im­magine riflessa sullo specchio delle varianti. L’uomo è in grado di formare la sua realtà, ma per fare ciò deve osservare determinate regole”.

Basta rinunciare alla lotta e all’importanza, proiettare davanti a noi quello che sarà il nostro fine come in una diapositiva, ossia ‘visualizzare’ (per utilizzare un termine caro all’esoterismo) il nostro obiettivo come se fosse ‘già realizzato’, sfruttando ‘l’energia dell’in­tenzione’, ovvero ciò che alimenta in noi la risolutezza ad avere e ad agire.

Senza timori, ansie, dubbi o paure, eviteremo di farci deviare nel percorso da quelli che Zeland chiama ‘pendoli’ e vampiri energetici, i soggetti che assorbono le altrui energie ostacolando il nostro percorso e trascinandoci sulle linee della vita negative.

“Questo libro vi rivelerà un mondo assai strano, nel quale la realtà di tutti i giorni si presenta sotto un aspetto sconosciuto – scrive nel suo ultimo lavoro ‘Avanti nel Passato’- Molte questioni esistenzialmente importanti vengono esaminate da un punto di vista assolutamente inaspettato. Ma ciò che più colpisce non è tanto l’inusualità di questa nuova realtà, quanto il fatto che essa è gestibile”. Il Transurfing non aiuta a lottare contro i problemi e nemmeno a risolverli, aiuta semplicemente a evitare di incontrarli.

Il successo di questo movimento risiede proprio nella nuova prospettiva che suggerisce al lettore, un modo completamente innovativo di gestire la vita quotidiana. La chiave di lettura dei tre libri, va intesa proprio come una serie di consigli finalizzati a comprendere le energie che muovono il nostro mondo, parafrasando la realtà, attraverso l’uso di metafore.

“Nonostante il carattere fantastico delle idee illustrate in questo li­bro - si legge nella prefazione del terzo libro- esse hanno già trovato una conferma pratica. Coloro che hanno deciso di mettere in pratica il Transurfing hanno provato una sensa­zione a metà tra lo stupore e l’entusiasmo. Il mondo che circonda il Transurfer cambia in modo incomprensibile sotto i suoi occhi. Perché non si tratta di misticherie virtuali ma di una realtà gestibile”.

- Dr. Zeland, come è fatta veramente la realtà, quante dimensioni dobbiamo considerare? Più di tre?

“Questo nessuno lo sa. Ora e' di moda dire che il pensiero e' materiale. Con autorità di fisico posso dirvi che ciò e' una sciocchezza. Il pensiero non e' materiale quanto meno per il semplice fatto che non può essere fissato da nessuno strumento fisico e non ha una velocità' di diffusione. Non appena avete pensato a qualcosa il vostro pensiero e' già finito ai limiti dell' Universo, senza nessun ritardo. L 'elettroencefalogramma registra gli impulsi cerebrali come risultato dell'attività mentale del cervello, ma non registra i pensieri. Allo stesso modo, il lampeggiamento delle luci sul computer indica non i programmi di per sé ma il processo del loro lavoro. Con l'energia il discorso e' più semplice: la si può' fissare, sentire e persino vedere con l'oscillografo. Con i pensieri, invece, la faccenda e ' molto più' complessa. Se qualcuno riesce a spostare gli oggetti "con la forza del pensiero " anche in questo caso non e' come sembra. Gli oggetti li muove l'energia, essa si che e' materiale. Il pensiero invece non lo e'. Ma avete mai pensato a che cos'e ' il pensiero? E' chiara solo una cosa: che esso contiene dentro di sé una qualche informazione. Ma di cosa si tratti, lo potete spiegare?

Analogamente, non si può spiegare cosa sia l'infinito. Provate un po’ a immaginare: ci allontaniamo sempre più' dalla Terra, usciamo dai confini del sistema solare, dai confini della galassia, oltrepassiamo tutti gli ammassi stellari e sorpassiamo persino i limiti del nostro Universo, poi, probabilmente, incontriamo altri Universi e cosi all'infinito.... e' difficile immaginarsi tutto ciò per quanto ci si sforzi. Personalmente, una simile situazione fa provare alla mia mente un forte disagio. Esiste inoltre un altro fatto ancora meno confortevole: l 'universo e il punto sono topologicamente la stessa cosa.

Provate ora a immaginare che ci stiamo muovendo nell'infinito non verso l'esterno ma verso l'interno, nella molecola, nell'atomo, oltrepassiamo gli elettroni che girano attorno al nucleo come pianeti, ci inoltriamo in un protone, all'interno del protone ecco già i quark, e cosi via, andando anche qui infinitamente lontano e a lungo. Nessuna fine, nessun inizio e nessun modo di cercarli. E nemmeno un sostegno, delle fondamenta su cui poter dare appoggio alla propria ragione, per poterci capire almeno qualcosa.

Che fare allora? Bisogna accontentarsi di modelli che almeno in un primo approccio grossolano possano spiegarci chi siamo e in quale mondo viviamo. Perche' altrimenti "la nostra testa va fuori di testa". E infatti succede proprio cosi: se la ragione perde il suo sostegno in questo mondo, il suo "punto di montaggio" si mescola con un altro mondo parallelo e di conseguenza la persona, secondo l'opinione degli altri, finisce per uscire di senno. Comunque, in qualsiasi modo si spieghi, qualunque siano i modelli che si costruiscano, le domande erano e restano aperte.”

- Siamo da soli nell’universo? C’è qualcun altro oltre a noi?

“Di nuovo, non lo sa nessuno e nessuno lo saprà perche il quadro del mondo non e' statico e non e' "monovariante", ma e ' infinitamente eterogeneo nelle sue manifestazioni, come una serie infinita di riflessi tra due specchi posti uno di fronte all'altro. Avete mai provato ad avvicinarvi a uno specchio tenendone un altro in mano? Quello che vedrete riflesso e' per l'appunto il modello più adeguato del nostro mondo, un'infinita' di riflessi speculari. Noi siamo in grado di studiare e comprendere solo singoli riflessi, le une o le altre manifestazioni di una realtà' poliedrica.

A seconda del tipo di concezione (speculare) con cui vi avvicinate allo specchio del mondo otterrete un riflesso anziché un altro. Se alla base del vostro specchietto ci sono i principi del materialismo, otterrete un quadro corrispondente del mondo. Se invece si tratta di idealismo (soggettivo o oggettivo non fa differenza) anche in questo caso il mondo non opporrà obiezioni e costruirà un riflesso pienamente logico e coerente ai principi dell'idealismo. Pertanto otterrete tanti modelli del mondo quanti ne vorrete ottenere.

Ma l'importante è un'altra cosa: ovvero cosa si può ottenere con l'aiuto dell'uno o dell'altro modello. Per esempio, cosa si può ottenere se si costruisce una bomba atomica o cos'altro si può' raggiungere se si crea una società umanistica, coesistente in armonia con la biosfera del pianeta.

Il modello del Transurfing da questo punto di vista propone un modo di esistenza e di raggiungimento dei propri obiettivi in una situazione ambientale contemporanea che si e' trasformata, in sostanza, in una tecnosfera aggressiva. Il principio fondamentale sta nel fatto che ci formiamo la nostra realtà con la forza dei nostri stessi pensieri. A questo punto ci si potrebbe chiedere: ma perche ciò e' possibile se i pensieri non sono materiali? E' possibile proprio perche' i pensieri non si trovano in testa , ma nello spazio delle varianti, metafisico e non materiale, dove si conserva in stato stazionario tutto quello che e' stato, e' e sarà. I pensieri sono come i canali di una telericevente. L'uomo, invece, e' una sorta di biotelevisore perfetto, in grado di collegarsi, secondo i suoi desideri, all'uno o all'altro settore dello spazio dove si trovano questi stessi pensieri, "programmi televisivi". E, come un televisore, l'uomo non "genera" i programmi ma li capta.

Tutti gli esseri viventi del nostro mondo sono "collegati" a un certo programma. I vegetali hanno i loro programmi, rigidamente fissati. I programmi degli esseri che sanno strisciare, nuotare, correre, volare sono più ' flessibili ma comunque "elaborati" in modo piuttosto rigido, a livello di istinti. Solo l'uomo e' in grado di "saltare" consapevolmente da un "canale" all'altro, ma purtroppo non utilizza pienamente questa sua possibilità a causa del fatto che si lascia troppo coinvolgere dal "serial trasmesso " nella realtà. E questo "serial", squallido nella maggior parte dei casi, non cessa perché "il telecomando" si e' inceppato sullo stesso pulsante. L'uomo però e' in grado di prendersi "il telecomando" in mano e cambiar canale. Certo, la realtà non muterà di colpo. All'inizio, per inerzia, continuerà a trasmettere sempre lo stesso programma. Tuttavia, se per un periodo sufficientemente prolungato si insisterà a premere sul canale che serve, nel vecchio "serial" cominceranno gradualmente a delinearsi i contorni del nuovo programma e alla fin fine la nuova realtà prenderà il sopravvento e finirà per sostituire la precedente. In questo modo si materializzano i pensieri.”

- Nel Suo libro, ‘Avanti nel Passato’, Lei ha dato una anticipazione del nuovo libro, di prossima uscita ‘Le Mele cadono al cielo’. Molti dei Suoi lettori, nei forum e nei siti di fans in Italia, prima ancora di comprare il Suo ultimo libro, già si chiedevano come sarebbe stato il successivo…. è incredibile! Lei interagisce con i suoi lettori?

“E' vero che ogni discussione, anche le critiche e le polemiche, danno vigore al pendolo del Transurfing, lo fanno oscillare per bene e favoriscono la sua promozione. Io però non prendo parte alle discussioni, sono molto impegnato ad occuparmi della corrispondenza con i lettori che si rivolgono a me con i loro problemi. Seguo solo il pubblico russo dei lettori, perché non ho semplicemente la forza fisica di interessarmi della corrispondenza proveniente da altri paesi.”

- Lei ha creato termini specifici e metafore per il suo progetto sul Transurfing. Lei crede che questo metodo sia un nuovo modello e una nuova prospettiva per il mondo?

“Per quanto riguarda le prospettive della nostra civiltà ho un opinione pessimistica. La realtà in cui viviamo non e' più quella di alcune decine di anni fa. I cambiamenti stanno avvenendo con gran velocità e si espandono a valanga, in accelerazione. Tutti conoscono il termine " biosfera" inteso come ambiente in cui convivono esseri viventi. Pochi però conoscono e riflettono sul concetto di " tecnosfera". La tecnosfera indica tutte le conquiste della civiltà tecnologica a cominciare dagli elettrodomestici per finire ai prodotti alimentari. Tutto ciò che la tecnosfera tocca, compreso l'uomo, subisce una trasformazione cardinale, seppur non sempre evidente.

Quando la nostra civiltà intraprese il cammino dello sviluppo tecnologico, presero avvio delle leggi che allora non erano manifeste. Oggi l'azione di queste leggi sta facendo si che la tecnosfera si stia irrimediabilmente trasformando in una "matrix". La "matrix" e ' una sorta di conglomerato, un sistema dove all'uomo singolo viene assegnato il ruolo di pila, alimentante il sistema.

Film come "Matrix" o "Surrogati" non mostrano tanto soggetti di fantascienza quanto un nostro prossimo futuro. E qui non si tratta nemmeno della tecnica, da cui l'uomo si fa circondare. Quando le persone capitano in un campo informativo comune, creato da ogni sorta di mezzi di comunicazione di massa, finiscono in balia del sistema. Non e' più l'uomo a gestire il sistema, ma e' il sistema stesso a controllare e sottomettere l'uomo. Nella ragnatela di informazione mondiale (web) e' una cosa semplice da realizzare.

Ho descritto il tema In modo dettagliato nel mio ultimo libro "Il Transurfing apocrifo", per ora pubblicato solo in Russia.”

Per ulteriori approfondimenti sul Transurfing, è possibile visitare la pagina del sito ufficiale di Vadim Zeland www.zelands.com

Luana Salvatore
RioCarnival Fanzine – Music & Culture
copyright 2010



Libri non ancora tradotti
Quarto/ Quinto libro del "Reality Transurfing" raccolti in: "Le mele cadono nel cielo" (2005) - Sesto libro: "Ruler of reality" - "Gestore di realtà" (2005) - Settimo/ Ottavo libro, sono le risposte a domande fatte dai transurfer nel forum ufficiale russo http://transurfing.102x.net/forum: "Dream Forum 1" (2006) - "Dream Forum 2" (2006) -Nono libro: "Reality Transurfing in 78 Giorni. Corso Pratico" (2008) - Decimo libro: "Transurfing Apocrifo"(2010).













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(9367k)
Cinabro Zady,
1 mar 2012, 05:33